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antoniettamasina

ritrovare le… “strade perdute”

Aggiornamento: 5 mar 2022


Strade perdute (Lost Highway) è un film del 1997 diretto da David Lynch. È una crime story, considerabile un esempio di film noir moderno, ma con immaginario e tematiche surreali.

Supportato da una colonna sonora straordinaria, e gli ipnotici titoli di testa introdotti dalla magnetica I’M DERANGED di David Bowie, il film ci tiene col respiro bloccato solo se ci immergiamo totalmente nella visione senza distrarci un solo secondo. Tutto il film è un mosaico psicologico di un evento visto da diverse angolazioni, che confluiscono tutte nel finale senza però spiegazioni: è lo spettatore che riallaccia gli eventi e li colloca al posto giusto avendo dal regista TUTTE le chiavi.


TRAMA: Fred Madison, sospettando il tradimento, uccide la moglie, ma non reggendo alle conseguenze interiori del suo atto tenta di immaginarsi un’altra esistenza: in questa fuga psicogena è un uomo più giovane che incontra una donna che, a differenza della moglie, lo vuole sempre accanto a sé. Ma Fred è talmente amareggiato e depresso che anche questa vita immaginaria prende una piega inquietante, trasformandosi in un nuovo incubo.


Un commento di David Lynch sulla sceneggiatura chiarisce che la storia racconta di un omicida con personalità multiple, la realtà quindi è mostrata dai diversi punti di vista di queste personalità. Il tema della trasfigurazione, tanto caro a Lynch, qui è probabilmente legato alle personalità multiple: il protagonista, dopo aver ucciso la moglie per gelosia, rimuove l’accaduto, trasfigurandolo e arrivando a trasfigurare persino sé stesso. Il film fa continuo riferimento alla psicoanalisi e alle istanze dell’Io.

L’Uomo Misterioso, probabilmente, è l’autore dell’omicidio, inteso come la personalità attiva e violenta, quindi l’Es del musicista. L’Uomo Misterioso ha una telecamera, contrariamente a Fred che le detesta perché preferisce ricordare le cose come preferisce. Al contrario l’Es ricorda le cose nella loro realtà, senza filtri del pre-conscio: il terzo filmato che si vede (e che in realtà può vedere solo Fred) ritrae l’omicidio della moglie, così come è realmente avvenuto.

L’uomo misterioso interpretato da Robert Blake è una delle figure più inquietanti viste sullo schemo, e ci regala alcune scene davvero da brivido. Nel cast abbiamo Bill Pullman in gran forma, la Arquette funzionale e vintage al punto giusto, che perde un pò di verve nella versione “bionda” in quanto come Femme Fatale, la sua fisicità  è davvero un pò troppo forzata.

La storia di Pete inizia e finisce mentre Fred è sulla sedia elettrica. Con ciò si spiegano i lampi blu e i frequenti sanguinamenti dal naso, oltre alla scena finale in macchina. La ricostruzione della realtà inizia quindi in carcere, nonostante il dialogo interiore cominci molto prima, probabilmente dopo l’uccisione di Dick Laurent e la successiva citofonata.

Ordinando cronologicamente le sequenze, la storia si svolgerebbe probabilmente così:

– scoperta del tradimento di Renée con Andy e Dick;

– omicidio di Dick Laurent/Super-Io, seguito al motel dove ha rapporti con Renée;

– rilascio dell’istanza pulsionale, avvenuta nell’immaginaria conversazione con se stesso al citofono;

– uccisione di Renée e di Andy;

– incarcerazione;

– ulteriore allontanamento di Fred dalla realtà all’approssimarsi della condanna a morte.


Spesso si riconduce Strade perdute a Mulholland Drive e viceversa, accomunandoli per temi e soggetti. La linea che unisce i due film è prima di tutto il tema del doppelganger, l’altro aspetto di sé stessi, il proprio doppio, la continua ricerca di Lynch di raccontare l’inconscio, trasmettendo allo spettatore un’esperienza a livello profondo degli eventi attraverso una forte suggestione visiva e sonora. Mulholland Drive è tutto sommato una rivisitazione perfezionata dello stesso soggetto di Strade perdute, in cui i confini tra sogno e realtà sono altrettanto spiazzanti ma più netti e quindi meglio identificabili. La rivelazione finale è di maggiore impatto, si riesce a riassaporare ciò che si è visto e se ne comprende il significato profondo, o meglio l’essenza, senza bisogno di sezionarlo ed analizzarlo.


CURIOSITA’: il pluriossannato film NIENTE DA NASCONDERE (2005) di Haneke, è terribilmente ispirato dall’incipit di questo film al punto che il protagonista si chiama perfino LAURENT, come il “Dick” del fim di Lynch.

 

Titolo originale: Lost Highway


Interpreti e personaggi

  1. Bill Pullman: Fred Madison

  2. Patricia Arquette: Renee Madison / Alice Wakefield

  3. Balthazar Getty: Peter Raymond Dayton

  4. Robert Loggia: Sig. Eddy / Dick Laurent

  5. Jack Nance: Phil

  6. Richard Pryor: Arnie

  7. Robert Blake: uomo misterioso

  8. Michael Massee: Andy

  9. Natasha Gregson Wagner: Sheila

  10. Henry Rollins: Henry

  11. Michael Shamus Wiles: Mike

  12. Scott Coffey: Teddy

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