top of page
antoniettamasina

CHI L'HA VISTA MORIRE? Lado, l'anti-Argento

"Chi l'ha vista morire?" Cosi' recita la cantilena che anticipa di qualche anno gli ossessivi refrain Argentiani; il testo (scritto dalla moglie di Morricone, su musica dello stesso) riprende una filastrocca Inglese: “Chi ha ucciso il pettirosso? / Io, ha detto il passero. / Con un mio arco ed una freccia / io ho ucciso il pettirosso. / Chi lo ha visto morire? / Io, ha detto la mosca. / Con i miei piccoli occhi / Io l’ho visto morire.” (Who killed Cock Robin? / I, said the Sparrow. / with my bow and arrow / I killed Cock Robin. / Who saw him die? I, said the Fly / with my little eye / I saw him die.”)

Cosi', se Lado si inserisce nel filone "scoperto/rilanciato" da Argento, a sua volta ne detta regole e stilemi che il maestro stesso riprendera' successivamente... oltre le nenie infantili, in PROFONDO ROSSO ritroveremo anche Nicoletta Elmi (assidua frequentatrice dell’horror nostrano e “bimba ambigua” per eccellenza) e sequenze similari come la soggettiva dell'assassino nel teatro, al buio.

Lado inquisisce ancora una volta la corruzione morale delle massonerie, gli intrighi sono interni a un gruppo di altoborghesi che trescano per coprire uno di loro, il maniaco assassino, appunto, e sposta curiosamente le gesta e le malefatte del NON SI SEVIZIA UN PAPERINO Fulciano, uscito in contemporanea, dal gretto meridione alle umide ed oscure calli veneziane, una ambientazione davvero atipica per l’epoca, gotica e crepuscolare grazie alla fotografia magistrale di Francesco Di Giacomo, formatosi con i fratelli Taviani e storico collaboratore di Bertolucci.


Nicoletta Elmi in una scena del film


Lado sembra essere un inconsapevole precursore anche per il film che uscira' l'anno dopo: A VENEZIA, UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING (Don't Look Now) di Nicolas Roeg, non solo nel tema del padre che ossessivamente cerca la verita' in una plumea e ostile Venezia, ma anche in molte scelte narrativo/stilistiche (si veda ad esempio, la scena di sesso che riavvicina i 2 protagonisti, I flashback, e la scelta del silenzio al posto della pista sonora).


DON'T LOOK NOW di N. Roeg

CHI L'HA VISTA MORIRE?

Per il tema delicato trattato, l'opera fu vietata ai minori di 18 anni... e per comprendere la visione nell'epoca in cui il film si contestualizzava, dobbiamo ricordare che la critica accuso' persino Lado di aver trasformato il genere "giallo" in un "horror estremo"...


TRAMA:

A Mégève, in Francia, la piccola Nicole viene uccisa mentre gioca sulla neve; la governante, Ginevra Storelli, si trasferisce a Venezia ed il caso viene archiviato. Quattro anni dopo un'altra bambina, Roberta viene trovata uccisa.

Il padre della bambina, lo scultore Franco Serpieri, comincia da solo a cercare il responsabile, avendo scarsa fiducia nell'azione della polizia: trova molte analogie con la precedente morte di un'altra bambina, giungendo ad un losco giro di personaggi ambigui; le sue indagini pero', non provocano altro che la morte di quasi tutti i i sospettati, e mettono in pericolo la vita degli stessi coniugi Serpieri.


Il cast è di alto profilo: accanto a George Lazenby (che poi vedremo come sostituto di Connery in 007) e alla iconica Anita Strindberg, recitano volti notissimi come José Quaglio (il perfido avvocato Bonaiuti), Adolfo Celi (il cattivo Serafian) e Alessandro Haber (padre Jim). Al loro fianco il veneziano Pietro Vida, nel ruolo di un giornalista amico di Serpieri, che ritroveremo poi proprio in PROFONDO ROSSO e ne IL CAVALIERE, LA MORTE E DIAVOLO di Beppe Cino.


Originale la soggettiva attraverso la "veletta", e simpatica la citazione a PSYCHO nel finale. Davvero personale l'uso delle musiche (a volte ossessive) contrapposte a scene commentate da lunghi silenzi: Morricone affermo' piu' di una volta che il suo intervento diventava sempre minimale quando il film parlava gia' da solo, con le immagini...


Da recuperare assolutamente.






Post recenti

Mostra tutti

Comments


Post: Blog2_Post
bottom of page