Chi non conosce l'opera piu' premiata del 2010/11? Golden Globe, Oscar, Venezia, BAFTA, Saturn... la Portman e Aronofsky han meritatamente fatto razzia di nominations e statuine.
Il film e' un disturbing drama, che sfocia nel fantastico/onirico solo per rafforzare la caratterizzazione psicologica altamente disturbata della nostra protagonista... una ragazza troppo innocente (se vogliamo un po' infantile, circondata piu' da peluches che da amici), troppo sensibile... protetta/oppressa da una madre asfissiante e circondata da un ambiente competitivo come quella della danza classica e da un provino troppo importante.
Non mi soffermero' troppo su questa opera, perche' ritengo impossibile che dopo 12 anni qualcuno non abbia ancora deciso di recuperarla... e non voglio quindi aggiungere banalita' la "gia' detto ovunque" sul web e non: questo film e' un capolavoro.
Ogni attore e' perfetto, in parte... vivo! La fotografia e' davvero straordinaria, sperimentale quasi e avvolge questo film cupissimo nella luce piu' che nelle tenebre.
La CGI e' poca, funzionale e finalmente di una qualita' incredibile nonostante la sfida tecnica (il dover simulare trasformazioni a vista in piumosi cigni dei ballerini, e dare la pelle "d'oca" alla Portman).
Quello che mi interessa invece approfondire con voi, e' questa curiosa idea che mi venne dal primo giorno che vidi il film... coincidenza o meno, servira' a rispolverare un altra pellicola, all'opposto di questa quasi dimenticata, ossia ETOILE di Peter del Monte, Premio della giuria nel 1990 al Fantasporto (e conosciuto anche come BALLET).
A quanto pare l'idea di CIGNO NERO nacque nella testa di Aronofsky durante il montaggio di REQUIEM FOR A DREAM con Jennifer Connelly.
E proprio Jennifer Connelly nel suo periodo cinematografico d'oro (quello adolescenziale fra C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA, PHENOMENA e LABYRINTH) e' nel 1989 la protagonista di ETOILE. E quindi, direte voi? Nulla, dico io.
Se non che ETOILE parla proprio di una fragile ballerina che deve sostenere un provino per interpretare IL LAGO DEI CIGNI, finendo a sdoppiarsi con lo spirito/anima di un'altra ballerina... dovendo affrontare nel finale un inquietante e diabolico Gigno Nero Malvagio e gigante. Vi ricorda qualcosa?
Sembra davvero impossibile che il caro Darren non abbia preso piu' di uno spunto da questo film: un film lento, gotico, di grandissima atmosfera ed arricchito da pompose scenografie (Giantito Burchiellaro sara' poi insignito di vari Nastri D'Argento nella sua carriera) una fotografia memorabile (il portoghese Acácio de Almeida) e la colonna sonora ipnotica di Jürgen Knieper (FALSO MOVIMENTO e IL CIELO SOPRA BERLINO di Wenders); la sceneggiatura e' firmata - oltre che da del Monte - anche da Franco Ferrini (C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA, PHENOMENA).
L'opera si mantiene sospesa continuamente fra realta' e allucinazione, senza continuita' e spiegazioni, creando anche "vuoti nella scrittura"... vuoti forse troppo sperimentali per gli anni '80, e che molti non han apprezzato, condannando il film all'insuccesso.
Il tempo e' sempre galantuomo, ed oggi ETOILE sta lentamente guadagnando terreno fra i fans del cinema fantastico (e della Connelly) come una piacevole riscoperta.
Io ne consiglio caldamente la visione!
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