I film collettivi non mancano nel panorama indie internazionale, ma uno recentemente ha colpito il mio interesse perché è una co-produzione Inghilterra/Italia, ci son anche due donne alla regia e offre uno spunto interessante… il DEEP WEB! Il film è caratterizzato da una suddivisione ad episodi (in cui generalmente le trame di ogni singolo segmento non sono collegate tra di loro, ma hanno comunque un tema in comune), ciascuno dei quali diretto molto spesso da un regista differente.
In Italia il genere fu lanciato da Alessandro Blasetti, con Altri tempi (1952) e Tempi nostri (1954). Nell’horror ci son svariati e famosi titoli da citare: The ABCs of Death, La bottega che vendeva la morte, Creepshow, I delitti del gatto nero, Due occhi diabolici, Tre passi nel delirio… Alla produzione del progetto (ma anche in veste registica) ri-troviamo i prolifici Tony Newton (Dark tales, Virus of the Dead) e Domiziano Cristopharo (Red Krokodil, House of Flesh Mannequins) in collaborazione con TRASH ARTS di Sam Mason Bell che coordineranno episodi di: Rob Ulitski, Martynna Madej e gli italianissimi Davide Pesca ed Elisa Carrera Fumagalli.
Filo conduttore l’episodio “collante” interpretato dal veterano Mark Thompson Ashworth (La Corrispondenza, La Cittadella) che lo vedrà alle prese col bizzarro sito Queen Of Hearts dove amoralità ed efferatezze la fan da padrone.
Ho voluto fare un po’ di domande ai registi per esplorare meglio il loro punto di vista ed eviscerare (bel termine!) dalle curiosità attorno al film alle considerazioni sul panorama attuale, viste dal lato di chi lo vive “da protagonista”! Buona lettura…
Tony Newton.
AM – Cosa è per te il progetto Deep Web XXX, e come lo affronterai? TN – Un progetto entusiasmante che affronta paure nascoste e poco esplorate. Io sono un grande fan dei SOV films (Shot on Video) perché dan l’idea di assistere a scene reali e rubate al momento. Nel mio episodio ci saranno particolarmente tematiche di tortura. AM – Come ti stai trovando coi colleghi italiani? TN – Domiziano è un incredibile talento, visionario, e come me è un vero appassionato che non si ferma mai dal voler collaborare e creare progetti fuori dagli schemi. Abbiamo collezionato una lista di nomi davvero interessanti a dirigere gli episodi e credo valga davvero la pena assistere al risultato!
Rob Ulitski.
Il mio episodio esplora il concetto delle Red Rooms ed il lato oscuro della sessualità. Mi sento davvero onorato di far parte di un progetto così libero, assieme a filmmakers che conoscevo già di nome e che ammiro. Io vengo per lo più dai videoclip, ho lavorato fra UK e USA, Kiev e Amsterdam… il mio sogno sarebbe riuscire a portare il mio lavoro in Korea.
Davide Pesca.
AM – Noto in Italia per vari corti estremi, ed il progetto corale 17 a mezzanotte direi che Pesca è una scelta adatta alle tematiche del film in questione… come ti stai trovando in questa collaborazione? DP – Be’ la collaborazione “nei fatti” direi che è limitata a Domiziano, e ai ragazzi di Indievolpe (Elisa Carrera Fumagalli, ndr)… ho collaborato alla realizzazione del loro segmento… ed Elisa Fumagalli é stata una delle protagoniste del mio intitolato “Feed me more”. Oltre un rapporto di rispetto e stima reciproca, si è instaurato con tutti, una buona amicizia. Domiziano è un vero professionista e sa esattamente cosa vuole. È davvero positivo, e stimo molto lui e il suo metodo di lavoro.
AM – Rapportandoti ora ad una produzione ufficiale internazionale, cosa pensi sia mancato fino ad oggi al tuo lavoro di indipendente? DP – Forse una buona tecnica. Mancanza data a causa del mio essere autodidatta in tutto ciò che faccio, ma fortunatamente dopo anni di molta pratica sui miei set ed in televisione, queste lacune si sono in parte placate; anche delle scelte e cambiamenti stilistici che ho adottato negli ultimi lavori hanno dato parte di quella professionalità che mancava prima. Il discorso dei progetti corali, l’ho provato in prima persona,con 17 a mezzanotte, orchestrato da me, ma costituito da 17 registi. Unire le forze e le risorse è un bene (e lo è sopratutto oggi, dove produrre e distribuire un film è davvero difficile) e la soluzione del film ad episodi, è una buona soluzione. Se bisogna trovarci un neo… direi che mettere d’accordo molti registi e altrettante teste, a volte non è una passeggiata.
Martynna Madej.
AM – A livello internazionale le donne stan prendendo finalmente piede nell’ambito anche horror, pensiamo a nomi come Jessica Cameron ma anche l’italianissima Poison Rouge… chi è Martynna e cosa farà per Deep Web XXX? MM – Il mio lavoro per il film sarà orientato verso risvolti “sanguinosi”, ma continuerò con coerenza la mia ricerca che attraverso il linguaggio del porno, svilupperà altri elementi di dominazione e feticismo sado-maso. AM – Come donna noti differenze nell’approccio che gli altri hanno verso il tuo lavoro? MM – Io baso il mio lavoro sui miei stessi pensieri e desideri, e spesso ne faccio parte: così il tutto diventa quasi come uno stage dove posso esprimere totalmente me stessa ed i miei lati oscuri, sperando di divenire anche un esempio per altre donne che si sentano così libere di poterlo fare. Io credo che le donne siano tutt’ora oppresse da una società che impone di essere a modo e femminili, ma nel modo in cui un uomo desidera che esse lo siano… ma, hey! Non tutte vogliamo essere “signorine”. Ed il fatto che io sia disinibita, in ogni caso non significa non possa essere anche una “signora”. La differenza è che non voglio più illudermi di non avere perversioni: non è fingendo che il sesso e desideri nascosti non esistano che si elimina il “problema”: il sesso esiste, è bello… e noi donne ne facciamo parte, quindi… ragazze sveglia, fate sentire la vostra voce!
Domiziano Cristopharo.
Deep Web XXX lo definiamo una moderna versione del “mondo movie”, che è un sottogenere cinematografico che deriva dal film documentario e dall’exploitation tipica di certe produzioni Italiane anni sessanta. A discapito di pretese scientifiche, giornalistiche o storiche, il mondo movie intende colpire lo spettatore con immagini e temi scioccanti e controversi, con insistenza e morbosità e sotto forma di filmati/documentaristici… e quale mezzo oggi è più attuale del web per diffonderle? E mi sto divertendo molto a interagire con i colleghi inglesi (poi, è rinomato il loro senso dello humor, no?) e le loro idee bislacche. Ho fortemente voluto portare all’interno della produzione delle presenze femminili, credo sia importante dare anche una sensibilità e visione differente a tematiche che sono state una prerogativa solo “maschile” fino ad oggi.
Sam Mason Bell.
Per Deep Webb XXX, io e Jackson Batchelor vogliamo approcciare un tema forte in moto satirico, mirato al disgusto verso classi dirigenti e gli abusi che esse fanno alle masse populiste, usando i loro stessi strumenti di “bullismo” quali la religione e la politica, ma sotto forma di un gioco perverso. Collaboro al film con la mia compagnia, la Trash Art, con la quale sviluppo vari progetti, ma sempre in totale libertà creativa: da antologie horror fino a web comedys come THE MAKING OF.
Elisa Carrera Fumagalli.
Sono un’attrice e regista di 26 anni, ho da sempre la passione per l’horror. Mi sono formata a Milano e all’estero in particolare in Giappone. Quando Domiziano mi ha proposto questo lavoro prima da attrice poi da regista ne sono stata subito entusiasta. Purtroppo non credo, la maggior parte del cinema è legato ai vecchi schemi e a proposte fatte con lo stampino. Il cinema contro come amo chiamarlo io c’è ma è ancora di nicchia e sottovalutato. Ho lavorato come attrice per Davide Pesca con cui mi sono trovata in sintonia. Mentre con gli altri ho un rapporto molto più platonico che spero ci sarà occasione di consolidare… magari con altri progetti! Il mio cortometraggio nasce dalla mia curiosità verso tutto ciò che riguarda la religione. Soprattutto quando un essere umano viene tramutato in qualcosa di divino. Questo di conseguenza crea un’attrazione nei suoi confronti che può diventare maniacale e per certi versi sessuale. Ho chiesto una sceneggiatura da cui potesse trasparire tutto ciò e Francesco Foletto, lo sceneggiatore del mio segmento, l’ha creata per me.
Mark Thompson Ashworth.
Sin da piccolo amavo i film dell’orrore, poi eventualmente ho scoperto anche i classici del cinema gotico Italiano. Ho studiato recitazione a Londra ma la mia ambizione era sempre di trovare un modo di venire in Italia e lavorare nel ambito cinematografico. Finalmente sono riuscito e ho iniziato come doppiatore. Poi ho fatto anche attore e soprattutto dialogue coach, lavorando anche con attori e registi importanti. AM: Quale è il tuo ruolo in Deep Web XXX? Il mio ruolo nel film è di collegare i diversi episodi. Non posso dire niente altro però perché non voglio rovinare la sorpresa!
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