CURSE OF MESOPOTAMIA – la maledizione di Lauand Omar
- antoniettamasina
- 13 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 mar 2022
Iniziato nel 2014 in Iraq, il film ha un percorso travagliato a causa dell’avanzare dell’ISIS che porta il perseverante regista Lauand Omar (Siriano, ma nato Kurdo) a completare le riprese nel 2015 in Giordania. Le prime proiezioni in Iraq han sbancato il BOX OFFICE, classificandosi secondo solo a SPECTRE.
Nell’agosto 2016 il film arriva negli USA da dove inizia il suo percorso distributivo su Itunes e Amazon.

Interpretato da un cast di star fra cui spiccano Melissa Mars (From Paris with Love), Terrell Carter (Think Like A Man Too) e Karim Saidi (Steven Spielberg’s Munich), Curse of Mesopotamia racconta di cinque sconosciuti in cura dalla stessa psicologa e con in comune lo stesso incubo ricorrente che li vede tormentati da un demone. Quando la dottoressa decide di portarli a fare terapia di gruppo in un castello simile a quello delle loro visioni, i malcapitati ben presto scoprono che non si tratta solo di sogni: loro infatti sono le reincarnazioni di alcuni personaggi chiave della rivoluzione del 600 A.C. (ancora oggi una ricorrenza celebrata con il nome di NEWROZ) ed il demone sta cercando di cambiare il corso della storia.

La leggenda vuole che il despota Dehhak, re dell’Iran e della Mesopotamia, si ammalò gravemente; i suoi medici gli proposero come rimedio per il male, di cibarsi del cervello di giovani almeno una volta al giorno fino alla guarigione. Le guardie del Re iniziarono a procurargli vittime, ma poi si pentirono, arrivando a sostituire i cervelli degli ultimi due adolescenti sequestrati, con quelli di due capretti. Rifugiatisi fra le montagne, i due giovani diedero origine alla etnia Kurda. Lauand Omar è autore e creatore di serie TV, fondatore della agenzia LOMAR (Casablanca) e come regista ha esordito con Bekhal’s Tears, un dramma sui diritti delle donne.

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