Film preferito dal protagonista (letterario) di AMERICAN PSYCHO, BODY DOUBLE( in italiano OMICIDIO A LUCI ROSSE) è un Thriller dal sapore vintage, che spazia dagli anni ’80 ad Hitchcock con uno stile elegante ed un ritmo serratissimo. Il titolo italiano fuorviante, come spesso accade: quello originale, “Body Double” (controfigura) riassume esemplarmente il senso tutto di quello che (forse) è il film più compiuto e consapevole di Brian De Palma: tutto qui è un gioco di rimandi, sdoppiamenti e controfigure… un cinema “nel cinema” fatto di citazioni, autocitazioni… dagli inseguimenti di VESTITO PER UCCIDERE alla DONNA CHE VISSE DUE VOLTE (tematica ripresa da De Palma anche in FEMME FATALE) ma non posso dire troppo per non rovinare la visione a chi non ha ancora recuperato questo gioiellino.
TRAMA: Un attore disoccupato accetta di occupare la casa di un collega durante la sua assenza. Dalla finestra osserva una splendida donna che, una notte, viene assassinata. Con l’aiuto di una pornostar cerca di risolvere il caso.
Gli inganni messi in scena dal regista partono già dal logo del titolo, che appare su uno sfondo desertico da western che sembra trasportarci in una dimensione totalmente aliena, ma che che presto rivela essere solo un fondale in attesa di essere spostato da un paio di operai. E’ un film Hitchcockiano che gioca astutamente con le paure dell’uomo, la claustrofobia che richiama ancora le vertigini di La donna che visse due volte, e le sue perversioni, come il voyeurismo che cita ed omaggia un altro classico del maestro come La finestra sul cortile. Ma Omicidio a luci rosse (1984) è anche il motivo per cui Brian De Palma non ha mai vinto un Oscar: per la critica americana il cinema depalmiano veniva considerato “spazzatura”; alcuni dichiararono che la pellicola era una carrellata degli elementi già visti nei film di Alfred Hitchcock – piuttosto come un omaggio al maestro – mentre altri lo condannarono per gli elementi controversi che conteneva, vale a dire misoginia e violenza grafica. Ma il ritratto di questa Hollywood corrotta e squallida, sotto la malcelata parvenza di moralità e la patetica vita di artisti falliti sempre pronti a credersi grandi star non piacque a chi, in quella realtà, ci si rispecchiava fin troppo e a fine giornata doveva farci i conti guardandosi allo specchio.
Sostenuto dalle ottime interpretazioni di Gregg Henry (Feticcio del regista), Craig Wasson (Ghost Story) ed una giovanissima – semprenuda – Melanie Griffith.
Il film colpì così tanto Vanzina che ci cucì sopra molti richiami nel suo VESTITO PER UCCIDERE (un film niente male, secondo la sottoscritta!), arrivando a far “plagiare” la colonna sonora allo stesso DONAGGIO.
Per citare Michele Centini: “Chi non ha mai visto un De Palma e vede oggi un Aronofsky o un Danny Boyle e si emoziona, ha perso un tassello della Storia.”
CURIOSITA’: La villa ottagonale presa in prestito da Scully, esiste davvero ed’è la celebre Casa Malin, nota anche come Chemosphere, progettata nel 1960 dall’architetto John Lautner.
Interpreti e personaggi
Craig Wasson: Jake Scully
Melanie Griffith: Holly Body
Gregg Henry: Sam Bouchard
Deborah Shelton: Gloria Revell
Guy Boyd: Jim McLean
Dennis Franz: Rubin il regista
Rebecca Stanley: Kimberly Hess
Al Israel: Corso, il produttore porno
Monte Landis: Sid Goldberg
Linda Shaw: Linda Shaw
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